Adeguamento dei trattori agricoli o forestali.
Il presente documento specifica le necessarie misure tecniche che i datori di lavoro e i lavoratori autonomi devono mettere in atto ai fini dell’adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai pertinenti requisiti di sicurezza di cui all’allegato V al D. Lgs. 81/08.
Documento tecnico redatto dal Gruppo di Lavoro Nazionale istituito presso INAIL.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Il presente documento specifica le necessarie misure tecniche che i datori di lavoro e i lavoratori autonomi devono mettere in atto ai fini dell’adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai pertinenti requisiti di sicurezza di cui all’allegato V al D. Lgs. 81/08.
Documento tecnico redatto dal Gruppo di Lavoro Nazionale istituito presso INAIL.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza dei trattori agricoli o forestali.
Il presente documento si pone l'obbiettivo di fornire soluzioni organizzative e/o procedurali in grado di supportare gli operatori del settore (datori di lavoro, avoratori autonomi,organi di controllo, ecc.) nelle attività di verifica e antenimento dei requisiti di sicurezza dei trattori agricoli o forestali, in ottemperanza agli obblighi previsti dall’articolo 71 comma 4 lettera a) punto 2 e lettera b) del D.Lgs. 81/08.
Documento tecnico redatto dal Gruppo di Lavoro Nazionale istituito presso INAIL.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Il presente documento si pone l'obbiettivo di fornire soluzioni organizzative e/o procedurali in grado di supportare gli operatori del settore (datori di lavoro, avoratori autonomi,organi di controllo, ecc.) nelle attività di verifica e antenimento dei requisiti di sicurezza dei trattori agricoli o forestali, in ottemperanza agli obblighi previsti dall’articolo 71 comma 4 lettera a) punto 2 e lettera b) del D.Lgs. 81/08.
Documento tecnico redatto dal Gruppo di Lavoro Nazionale istituito presso INAIL.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Montaggio, smontaggio, trasformazione ponteggi
Linea guida per l’esecuzione di lavori temporanei in quota, ove per l’accesso, il posizionamento e l’uscita dal luogo di lavoro si faccia uso di ponteggi metallici fissi prefabbricati di facciata, fornisce indicazioni relative ai contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi, ai criteri di esecuzione ed alle misure di sicurezza da adottare nei cantieri edili per lo svolgimento dell’attività di montaggio, smontaggio e trasformazione di tali attrezzature di lavoro, in cui il lavoratore è esposto costantemente al rischio di caduta dall’alto.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linea guida per l’esecuzione di lavori temporanei in quota, ove per l’accesso, il posizionamento e l’uscita dal luogo di lavoro si faccia uso di ponteggi metallici fissi prefabbricati di facciata, fornisce indicazioni relative ai contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi, ai criteri di esecuzione ed alle misure di sicurezza da adottare nei cantieri edili per lo svolgimento dell’attività di montaggio, smontaggio e trasformazione di tali attrezzature di lavoro, in cui il lavoratore è esposto costantemente al rischio di caduta dall’alto.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Installazione di dispositivi medici dotati d’impianti a pressione: aspetti normativi, tecnici e procedurali correlati alla verifica della conformità di fabbricazione e d’installazione secondo la "regola d'arte" per le apparecchiature a Risonanza Magnetica che utilizzano magneti superconduttori
Il presente articolo ha la finalità di rendere note informazioni tecniche connesse agli impianti propri delle apparecchiature di Risonanza Magnetica (RM) a scopo medico spesso sconosciute anche agli specialisti del settore, in merito alla connotazione di impianto a pressione che caratterizza i tomografi che utilizzano la tecnologia a magnete superconduttore.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Il presente articolo ha la finalità di rendere note informazioni tecniche connesse agli impianti propri delle apparecchiature di Risonanza Magnetica (RM) a scopo medico spesso sconosciute anche agli specialisti del settore, in merito alla connotazione di impianto a pressione che caratterizza i tomografi che utilizzano la tecnologia a magnete superconduttore.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Criteri di indirizzo per la gestione del rischio biologico in una lavanderia industriale
Il settore delle lavanderie industriali per vastità e diversificazione delle attività lavorative può essere considerato un sistema complesso da non sottovalutare in un approccio di gestione dei rischi.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Il settore delle lavanderie industriali per vastità e diversificazione delle attività lavorative può essere considerato un sistema complesso da non sottovalutare in un approccio di gestione dei rischi.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Indicazioni operative per la valutazione del rischio all'esposizione professionale ai campi magnetici statici nella risonanza magnetica ad alto campo (File Pdf 430 Kb)
Prime sperimentali indicazioni operative per la valutazione del rischio da esposizione professionale al campo magnetico statico nella risonanza magnetica ad alto campo.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta
Prime sperimentali indicazioni operative per la valutazione del rischio da esposizione professionale al campo magnetico statico nella risonanza magnetica ad alto campo.
(Competenza Dipartimento Igiene del Lavoro)
Consulta
Adeguamento delle macchine agricole
Adeguamento delle macchine agricole desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati ai requisiti di sicurezza relativamente ai rischi individuati nella clausola di salvaguardia presentata dall'Italia nei confronti della norma EN 703:1995.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Adeguamento delle macchine agricole desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati ai requisiti di sicurezza relativamente ai rischi individuati nella clausola di salvaguardia presentata dall'Italia nei confronti della norma EN 703:1995.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Guida al confronto tra la nuova Direttiva Macchine (2006/42/CE) e la Direttiva 98/37/CE
Il 29 dicembre del 2009 entra in vigore in tutta Europa la nuova direttiva macchine 2006/42/CE in sostituzione della direttiva 98/37/CE. I cambiamenti sono molteplici e non tutti evidenti. E’ in preparazione presso la Commissione Europea una guida per chiarirne il contenuto.
A maggio 2008 è stata presentata una pubblicazione sulla Nuova Direttiva Macchine edita da ETUI-REHS (European Trade Union Institute for Research, Education, Health and Safety) e dal KAN (Commission for Occupational Health and Standardization). Essa mette a confronto il testo inglese della nuova direttiva con il corrispondente testo della direttiva 98/37/CE, e si è rivelata uno strumento di facile consultazione assai utile anche in occasione della revisione delle norme armonizzate per l’adeguamento ai nuovi requisiti.
Si è ritenuto opportuno, pertanto, elaborare un documento analogo per il confronto delle versioni italiane delle due direttive, tenendo conto delle esperienze maturate in Italia nell’applicazione della direttiva 98/37/CE. L’occasione ha permesso di evidenziare anche le difformità fra le versioni italiane e le corrispondenti versioni inglesi, che si ritengono di particolare utilità nell’interpretazione del contenuto tecnico dei requisiti essenziali di sicurezza.
Il confronto fra i testi è stato condotto evidenziando tutte le differenze che possono dare adito a diverse interpretazioni e fornendo commenti esplicativi. Si è cercato di fornire strumenti utili ad un esame critico della nuova direttiva, esplicitando precise posizioni solamente quando supportate dalle esperienze che derivano dalla partecipazione ai lavori di stesura della Direttiva stessa presso il Consiglio Europeo e dal continuo confronto con i partner europei in occasione delle attività di normazione e di sorveglianza del mercato.
Il contenuto della presente Guida si differenzia notevolmente dalla analoga pubblicazione del ETUI, ma la metodologia di confronto – ideata da Stefano Boy - è sostanzialmente la stessa in quanto si è ritenuto utile agevolare il raffronto con un documento che compara le versioni inglesi delle due direttive, versioni che sono di fatto considerate come “originali”.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf 4Mb)
Il 29 dicembre del 2009 entra in vigore in tutta Europa la nuova direttiva macchine 2006/42/CE in sostituzione della direttiva 98/37/CE. I cambiamenti sono molteplici e non tutti evidenti. E’ in preparazione presso la Commissione Europea una guida per chiarirne il contenuto.
A maggio 2008 è stata presentata una pubblicazione sulla Nuova Direttiva Macchine edita da ETUI-REHS (European Trade Union Institute for Research, Education, Health and Safety) e dal KAN (Commission for Occupational Health and Standardization). Essa mette a confronto il testo inglese della nuova direttiva con il corrispondente testo della direttiva 98/37/CE, e si è rivelata uno strumento di facile consultazione assai utile anche in occasione della revisione delle norme armonizzate per l’adeguamento ai nuovi requisiti.
Si è ritenuto opportuno, pertanto, elaborare un documento analogo per il confronto delle versioni italiane delle due direttive, tenendo conto delle esperienze maturate in Italia nell’applicazione della direttiva 98/37/CE. L’occasione ha permesso di evidenziare anche le difformità fra le versioni italiane e le corrispondenti versioni inglesi, che si ritengono di particolare utilità nell’interpretazione del contenuto tecnico dei requisiti essenziali di sicurezza.
Il confronto fra i testi è stato condotto evidenziando tutte le differenze che possono dare adito a diverse interpretazioni e fornendo commenti esplicativi. Si è cercato di fornire strumenti utili ad un esame critico della nuova direttiva, esplicitando precise posizioni solamente quando supportate dalle esperienze che derivano dalla partecipazione ai lavori di stesura della Direttiva stessa presso il Consiglio Europeo e dal continuo confronto con i partner europei in occasione delle attività di normazione e di sorveglianza del mercato.
Il contenuto della presente Guida si differenzia notevolmente dalla analoga pubblicazione del ETUI, ma la metodologia di confronto – ideata da Stefano Boy - è sostanzialmente la stessa in quanto si è ritenuto utile agevolare il raffronto con un documento che compara le versioni inglesi delle due direttive, versioni che sono di fatto considerate come “originali”.
(Competenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf 4Mb)
Guida ISPESL per l'esecuzione in sicurezza delle attività di scavo
La presente guida ha lo scopo di fornire i criteri di esecuzione e le misure di sicurezza per lo svolgimento delle attività di scavo, con particolare approfondimento per quelli effettuati a cielo aperto non stabilizzati a mezzo di opere di sostegno permanenti.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 4 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
La presente guida ha lo scopo di fornire i criteri di esecuzione e le misure di sicurezza per lo svolgimento delle attività di scavo, con particolare approfondimento per quelli effettuati a cielo aperto non stabilizzati a mezzo di opere di sostegno permanenti.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 4 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
Guida operativa: rischi specifici nell'accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose
La presente guida ha lo scopo di fornire indicazioni per l’individuazione, la valutazione e la gestione dei rischi legati alla presenza di sostanze pericolose non sufficientemente conosciute o non prontamente identificabili in ambienti confinati.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 2 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
La presente guida ha lo scopo di fornire indicazioni per l’individuazione, la valutazione e la gestione dei rischi legati alla presenza di sostanze pericolose non sufficientemente conosciute o non prontamente identificabili in ambienti confinati.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 2 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
Gestire la sicurezza di impianti e tecnologie biomediche. Proposte per l'innovazione tecnologica in ambito sanitario
Nel presente lavoro è proposto un metodo probabilistico per analizzare il ciclo di vita di un dispositivo medico, utile ai fini della gestione della manutenzione e delle verifiche periodiche, interamente sviluppato da personale del Dipartimento Tecnologie di Sicurezza dell'ISPESL.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 1 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
Nel presente lavoro è proposto un metodo probabilistico per analizzare il ciclo di vita di un dispositivo medico, utile ai fini della gestione della manutenzione e delle verifiche periodiche, interamente sviluppato da personale del Dipartimento Tecnologie di Sicurezza dell'ISPESL.
(Supplemento di Prevenzione Oggi numero 1 anno 2008)
Consulta (File Pdf)
Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte II dell’allegato V del D.Lgs. 81/08:
- Sezione 1: L'installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali
- Sezione 2: L'installazione dei sistemi di ritenzione del conducente (File Pdf 1.2 Mb)
Unità di Certificazione ATEX
Il Dipartimento Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti dell'ISPESL, nel suo ruolo di organismo notificato, ha ritenuto opportuno realizzare una linea guida, destinata a tutti gli operatori del settore delle atmosfere potenzialmente esplosive, con il duplice scopo di fornire uno strumento di supporto ed approfondimento tecnico per lo svolgimento delle attività di certificazione e di contribuire all'armonizzazione delle attività di certificazione sul territorio nazionale. La guida si propone come base di partenza per l'approccio alla filosofia della sicurezza nel settore delle atmosfere potenzialmente esplosive, cercando di inquadrare gli aspetti fondamentali della nuova legislazione in relazione alle caratteristiche dei prodotti, il loro utilizzo e l'interfaccia tra i fabbricanti e gli utilizzatori. La guida è stata realizzata sulla base dei contenuti delle direttive ATEX nonché dei pareri emessi dall'ATEX Standing Committee europeo nel corso degli ultimi anni.
(Competenza Dip. Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti )
Accedi
Il Dipartimento Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti dell'ISPESL, nel suo ruolo di organismo notificato, ha ritenuto opportuno realizzare una linea guida, destinata a tutti gli operatori del settore delle atmosfere potenzialmente esplosive, con il duplice scopo di fornire uno strumento di supporto ed approfondimento tecnico per lo svolgimento delle attività di certificazione e di contribuire all'armonizzazione delle attività di certificazione sul territorio nazionale. La guida si propone come base di partenza per l'approccio alla filosofia della sicurezza nel settore delle atmosfere potenzialmente esplosive, cercando di inquadrare gli aspetti fondamentali della nuova legislazione in relazione alle caratteristiche dei prodotti, il loro utilizzo e l'interfaccia tra i fabbricanti e gli utilizzatori. La guida è stata realizzata sulla base dei contenuti delle direttive ATEX nonché dei pareri emessi dall'ATEX Standing Committee europeo nel corso degli ultimi anni.
(Competenza Dip. Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti )
Accedi
Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro
Queste Linee Guida su microclima, qualità dell'aria ed illuminazione nei luoghi di lavoro propongono indicazioni operative e progettuali per i diversi attori della sicurezza (addetti alla sicurezza aziendale, progettisti, consulenti, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, operatori degli organi di vigilanza) in un panorama legislativo e normativo frammentato ed in continua evoluzione per promuovere i corretti comportamenti per la tutela della salute e sicurezza. Il testo delle Linee Guida è pubblicato sul Volume II degli Atti del Convegno dBA 2006 - I rischi fisici negli ambienti di lavoro, e può essere richiesto all'Az.USL di Modena all'indirizzo informazione@ausl.mo.it (20,00 € + spese postali)
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf) (File Pdf 1.5 Mb)
Queste Linee Guida su microclima, qualità dell'aria ed illuminazione nei luoghi di lavoro propongono indicazioni operative e progettuali per i diversi attori della sicurezza (addetti alla sicurezza aziendale, progettisti, consulenti, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, operatori degli organi di vigilanza) in un panorama legislativo e normativo frammentato ed in continua evoluzione per promuovere i corretti comportamenti per la tutela della salute e sicurezza. Il testo delle Linee Guida è pubblicato sul Volume II degli Atti del Convegno dBA 2006 - I rischi fisici negli ambienti di lavoro, e può essere richiesto all'Az.USL di Modena all'indirizzo informazione@ausl.mo.it (20,00 € + spese postali)
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf) (File Pdf 1.5 Mb)
Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro: Manuale Buona Pratica
Il presente manuale si pone in naturale continuità con le Linee Guida per la valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro pubblicate nel 2000, fornendo lo stato dell'arte sugli aspetti tecnici della prevenzione dei rischi da esposizione a rumore, con particolare attenzione al tema della bonifica, che continua a mostrare carenze e ritardi nelle diverse realtà lavorative, ed a due temi ad essa direttamente correlati e spesso trascurati: la progettazione acustica ex novo degli insiediamenti produttivi ed i collaudi acustici degli interventi di bonifica.
Il presente manuale di buona pratica è stato approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome il 16/12/2004.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta
Il presente manuale si pone in naturale continuità con le Linee Guida per la valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro pubblicate nel 2000, fornendo lo stato dell'arte sugli aspetti tecnici della prevenzione dei rischi da esposizione a rumore, con particolare attenzione al tema della bonifica, che continua a mostrare carenze e ritardi nelle diverse realtà lavorative, ed a due temi ad essa direttamente correlati e spesso trascurati: la progettazione acustica ex novo degli insiediamenti produttivi ed i collaudi acustici degli interventi di bonifica.
Il presente manuale di buona pratica è stato approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome il 16/12/2004.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta
Indicazioni per i controlli periodici di qualità e sicurezza in RM
Nel settore della risonanza magnetica, come in tutti i settori sanitari in cui la sicurezza e la protezione di pazienti ed operatori sono previste da una specifica normativa nazionale, il miglioramento dello standard di qualità relativo alla misura ed al controllo periodico di alcuni parametri critici è di fondamentale importanza. La normativa vigente in materia, infatti, non sempre fornisce sufficienti indicazioni operative al fine di espletare correttamente i suddetti controlli. A tal fine, il Settore Radiazioni Ionizzanti e Risonanza Magnetica del Dipartimento Igiene del Lavoro dell'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro si propone di illustrare, le principali norme nazionali ed internazionali relative a specifici parametri misurabili in RM e di fornire, per essi, indicazioni in relazione alle procedure di controllo di qualità.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro - Settore Radiazioni Ionizzanti e Risonanza Magnetica)
Consulta (File Pdf)
Nel settore della risonanza magnetica, come in tutti i settori sanitari in cui la sicurezza e la protezione di pazienti ed operatori sono previste da una specifica normativa nazionale, il miglioramento dello standard di qualità relativo alla misura ed al controllo periodico di alcuni parametri critici è di fondamentale importanza. La normativa vigente in materia, infatti, non sempre fornisce sufficienti indicazioni operative al fine di espletare correttamente i suddetti controlli. A tal fine, il Settore Radiazioni Ionizzanti e Risonanza Magnetica del Dipartimento Igiene del Lavoro dell'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro si propone di illustrare, le principali norme nazionali ed internazionali relative a specifici parametri misurabili in RM e di fornire, per essi, indicazioni in relazione alle procedure di controllo di qualità.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro - Settore Radiazioni Ionizzanti e Risonanza Magnetica)
Consulta (File Pdf)
Linea guida per la scelta, l'uso e la manutenzione dei sistemi collettivi di protezione dei bordi
Parapetti provvisori, reti di protezione, sistemi combinati
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Parapetti provvisori, reti di protezione, sistemi combinati
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Legge Comunitaria 2004: art. 29
Linee Guida sull'adeguamento delle attrezzature di lavoro ai requisiti costruttivi previsti dalla Legge 18 aprile 2005 n.62 art. 29
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf 2.3 Mb)
Linee Guida sull'adeguamento delle attrezzature di lavoro ai requisiti costruttivi previsti dalla Legge 18 aprile 2005 n.62 art. 29
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf 2.3 Mb)
Influenza aviaria: informazioni per i lavoratori della filiera avicola
L'influenza aviaria è una infezione virale che può interessare uccelli selvatici e domestici, nota in Italia sin dal 1878. I lavoratori della filiera avicola possono essere esposti al rischio di infezione a causa dello stretto contatto che può verificarsi nel loro ambito lavorativo.
Consulta (File Pdf 2 Mb)
L'influenza aviaria è una infezione virale che può interessare uccelli selvatici e domestici, nota in Italia sin dal 1878. I lavoratori della filiera avicola possono essere esposti al rischio di infezione a causa dello stretto contatto che può verificarsi nel loro ambito lavorativo.
Consulta (File Pdf 2 Mb)
Linee guida: "Controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza dei CARRELLI ELEVATORI e delle relative attrezzature"
I controlli periodici delle attrezzature di lavoro sono stabiliti dalla Direttiva 95/63/CE di emendamento della Direttiva inerente l'impiego di attrezzature operative 89/655/CEE. (continua)
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File PDF 1.60 Mb)
I controlli periodici delle attrezzature di lavoro sono stabiliti dalla Direttiva 95/63/CE di emendamento della Direttiva inerente l'impiego di attrezzature operative 89/655/CEE. (continua)
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File PDF 1.60 Mb)
Apparecchiature Radiologiche
Il presente documento è stato predisposto con riferimento alle indicazioni riportate nei documenti tecnici elencati nell'allegato A al D.M. del Ministero della Sanità del 29/12/97 (G.U. n.108 del 12/5/98), che ha modificato il D.M. 14/2/97 (G.U.n. 58 dell' 11/3/97), relativi all'art. 113 del D.Lgs. 230/95 e negli allegati 1 e 2 al D.M. del Ministero della Sanità del 29/12/97 (G.U. n. 78 del 3/4/98), che ha modificato il D.M. 14/02/97 (G.U. n. 58 dell'11/3/97), relativi all'art. 112 del D.Lgs. 230/95. Il presente documento è stato prodotto congiuntamente dalla Commissione ANPEQ “Aspetti tecnici di radioprotezione” (L. Biazzi (coordinatore), V.Amato, S.Cazzoli, P. Colombo, A.De Pasquale, G.Eulisse, G. Guidarelli, L. Lembo, F. Malgieri, G. Pedroli, A. Sichirollo (referente), A. Segalini) e dall'ISPESL (R. Delia, F. Campanella), tenendo conto delle più qualificate normative tecnico-scientifiche nazionali e internazionali.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Il presente documento è stato predisposto con riferimento alle indicazioni riportate nei documenti tecnici elencati nell'allegato A al D.M. del Ministero della Sanità del 29/12/97 (G.U. n.108 del 12/5/98), che ha modificato il D.M. 14/2/97 (G.U.n. 58 dell' 11/3/97), relativi all'art. 113 del D.Lgs. 230/95 e negli allegati 1 e 2 al D.M. del Ministero della Sanità del 29/12/97 (G.U. n. 78 del 3/4/98), che ha modificato il D.M. 14/02/97 (G.U. n. 58 dell'11/3/97), relativi all'art. 112 del D.Lgs. 230/95. Il presente documento è stato prodotto congiuntamente dalla Commissione ANPEQ “Aspetti tecnici di radioprotezione” (L. Biazzi (coordinatore), V.Amato, S.Cazzoli, P. Colombo, A.De Pasquale, G.Eulisse, G. Guidarelli, L. Lembo, F. Malgieri, G. Pedroli, A. Sichirollo (referente), A. Segalini) e dall'ISPESL (R. Delia, F. Campanella), tenendo conto delle più qualificate normative tecnico-scientifiche nazionali e internazionali.
(Competenza Dip. Igiene del Lavoro)
Consulta (File Pdf)
Apparecchi in scorrimento viscoso
La procedura tecnica (PT) dell'ISPESL stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l'ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto. Questa linea guida (LG) fornisce gli strumenti operativi per effettuare la valutazione della vita residua ed è stata redatta dall'ISPESL con la fattiva collaborazione del Gruppo di Lavoro “Scorrimento Viscoso” del Sotto Comitato 3 del Comitato Termotecnico Italiano (CTI). Questa versione della LG è suscettibile di modifiche ed integrazioni in virtù della continua evoluzione dello stato dell'arte nel campo della life-extension e dello scorrimento viscoso. Essa costituisce una linea guida raccomandata che, seppure non obbligatoria, deve essere seguita preferenzialmente dal Progettista per le valutazioni richieste dalla citata PT. Altre metodologie, oltre a quelle ivi contemplate, possono essere seguite purchè preventivamente concordate con l'ISPESL.
(Competenza Dip. Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti)
Consulta
La procedura tecnica (PT) dell'ISPESL stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l'ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto. Questa linea guida (LG) fornisce gli strumenti operativi per effettuare la valutazione della vita residua ed è stata redatta dall'ISPESL con la fattiva collaborazione del Gruppo di Lavoro “Scorrimento Viscoso” del Sotto Comitato 3 del Comitato Termotecnico Italiano (CTI). Questa versione della LG è suscettibile di modifiche ed integrazioni in virtù della continua evoluzione dello stato dell'arte nel campo della life-extension e dello scorrimento viscoso. Essa costituisce una linea guida raccomandata che, seppure non obbligatoria, deve essere seguita preferenzialmente dal Progettista per le valutazioni richieste dalla citata PT. Altre metodologie, oltre a quelle ivi contemplate, possono essere seguite purchè preventivamente concordate con l'ISPESL.
(Competenza Dip. Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti)
Consulta
Linee guida per l'utilizzo in sicurezza delle MOTOSEGHE PORTATILI per potatura
La procedura tecnica (PT) dell'ISPESL stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l'ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto. Questa linea guida (LG) fornisce gli strumenti operativi per effettuare la valutazione della vita residua ed è stata redatta dall'ISPESL con la fattiva collaborazione del Gruppo di Lavoro “Scorrimento Viscoso” del Sotto Comitato 3 del Comitato Termotecnico Italiano (CTI). Questa versione della LG è suscettibile di modifiche ed integrazioni in virtù della continua evoluzione dello stato dell'arte nel campo della life-extension e dello scorrimento viscoso. Essa costituisce una linea guida raccomandata che, seppure non obbligatoria, deve essere seguita preferenzialmente dal Progettista per le valutazioni richieste dalla citata PT. Altre metodologie, oltre a quelle ivi contemplate, possono essere seguite purchè preventivamente concordate con l'ISPESL.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File PDF)
La procedura tecnica (PT) dell'ISPESL stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l'ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto. Questa linea guida (LG) fornisce gli strumenti operativi per effettuare la valutazione della vita residua ed è stata redatta dall'ISPESL con la fattiva collaborazione del Gruppo di Lavoro “Scorrimento Viscoso” del Sotto Comitato 3 del Comitato Termotecnico Italiano (CTI). Questa versione della LG è suscettibile di modifiche ed integrazioni in virtù della continua evoluzione dello stato dell'arte nel campo della life-extension e dello scorrimento viscoso. Essa costituisce una linea guida raccomandata che, seppure non obbligatoria, deve essere seguita preferenzialmente dal Progettista per le valutazioni richieste dalla citata PT. Altre metodologie, oltre a quelle ivi contemplate, possono essere seguite purchè preventivamente concordate con l'ISPESL.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File PDF)
Adeguamento al D. Lg.vo 359/99 per il settore edilizio movimentazione dei carichi e sollevamento persone.
La Direttiva europea 89/655 ed i suoi successivi emendamenti forniscono i requisiti di adeguamento cui debbono soddisfare le attrezzature di lavoro già messe a disposizione dei lavoratori e quindi il minimo livello tecnologico di sicurezza che il datore di lavoro deve assicurare per la sua impresa. Il D.Lgs 4 agosto 1999 n. 359 Attuazione della Direttiva 95/63/CE che modifica la Direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori, contiene prescrizioni significative di adeguamento sia di carattere tecnico che organizzativo, in particolare per le macchine mobili e di sollevamento e trasporto. Con queste linee guida si è voluto fornire un indirizzo utile per la informazione e formazione degli addetti alla movimentazione dei carichi nel settore edile, stante l'alto numero degli infortuni registrati negli ultimi anni presso le aziende di questo comparto. In molti casi si è trattato di “rammentare” quanto già era nella pratica prevenzionistica ovvero aggiornarlo secondo indirizzi più moderni ed in linea con le nuove prestazioni delle macchine. Si sono prese a riferimento, per rappresentare lo stato dell'arte e della tecnica, le normative europee ed internazionali (ISO) disponibili più aggiornate. Si spera, pertanto, di fornire uno strumento per aiutare datori di lavoro e lavoratori a garantirsi per un uso più sicuro degli apparecchi di sollevamento e trasporto nel settore dei lavori nei cantieri edili.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
La Direttiva europea 89/655 ed i suoi successivi emendamenti forniscono i requisiti di adeguamento cui debbono soddisfare le attrezzature di lavoro già messe a disposizione dei lavoratori e quindi il minimo livello tecnologico di sicurezza che il datore di lavoro deve assicurare per la sua impresa. Il D.Lgs 4 agosto 1999 n. 359 Attuazione della Direttiva 95/63/CE che modifica la Direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori, contiene prescrizioni significative di adeguamento sia di carattere tecnico che organizzativo, in particolare per le macchine mobili e di sollevamento e trasporto. Con queste linee guida si è voluto fornire un indirizzo utile per la informazione e formazione degli addetti alla movimentazione dei carichi nel settore edile, stante l'alto numero degli infortuni registrati negli ultimi anni presso le aziende di questo comparto. In molti casi si è trattato di “rammentare” quanto già era nella pratica prevenzionistica ovvero aggiornarlo secondo indirizzi più moderni ed in linea con le nuove prestazioni delle macchine. Si sono prese a riferimento, per rappresentare lo stato dell'arte e della tecnica, le normative europee ed internazionali (ISO) disponibili più aggiornate. Si spera, pertanto, di fornire uno strumento per aiutare datori di lavoro e lavoratori a garantirsi per un uso più sicuro degli apparecchi di sollevamento e trasporto nel settore dei lavori nei cantieri edili.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Sicurezza dei Carrelli Industriali
Rischi da Rovesciamento accidentale: adeguamento & stato dell'arte.
Ricerca dell'FTL Duisburg.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta
Rischi da Rovesciamento accidentale: adeguamento & stato dell'arte.
Ricerca dell'FTL Duisburg.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta
Linee guida: "Adeguamento dei carrelli elevatori in riferimento al rischio di perdita accidentale di stabilità"
Questa «Linea Guida» costituisce un indirizzo per l'adeguamento al D.Lgs. 4 agosto 1999 n° 359 concernente i requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. Deve essere intesa come uno strumento finalizzato a:
Questa «Linea Guida» costituisce un indirizzo per l'adeguamento al D.Lgs. 4 agosto 1999 n° 359 concernente i requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. Deve essere intesa come uno strumento finalizzato a:
- aiutare gli utilizzatori nell'elaborazione della valutazione dei rischi prescritta all'art. 4 comma 1 e 2 D.Lgs. 626/94 così come modificato dal D.Lgs. 242/96;
- consentire agli utilizzatori un agevole riscontro sulla idoneità dei carrelli elevatori al lavoro da svolgere, ai fini della salute e della sicurezza;
- facilitare l'individuazione delle misure tecniche e organizzative adeguate per ridurre al minimo i rischi connessi all'uso di dette attrezzature di lavoro.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida per la scelta, l'uso e la manutenzione delle scale portatili
I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall'alto e quindi ad infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni totali, soprattutto per quanto riguarda quelli mortali.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall'alto e quindi ad infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni totali, soprattutto per quanto riguarda quelli mortali.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida per l'individuazione degli indumenti di protezione contro i rischi meccanici nell'uso di COLTELLI A MANO
La presente linea guida si applica esclusivamente alla selezione di indumenti protettivi contro o rischi meccanici nell'uso di coltelli a mano. Il compito di proteggere dai rischi residui, che non siano derivanti da quelli meccanici relativi all'uso di coltelli, dovrà essere affidato ad ulteriori DPI.
Le indicazioni fornite per la protezione del corpo, tengono conto sia della attuale norma UNI EN 412:1994, sia della sua revisione.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
La presente linea guida si applica esclusivamente alla selezione di indumenti protettivi contro o rischi meccanici nell'uso di coltelli a mano. Il compito di proteggere dai rischi residui, che non siano derivanti da quelli meccanici relativi all'uso di coltelli, dovrà essere affidato ad ulteriori DPI.
Le indicazioni fornite per la protezione del corpo, tengono conto sia della attuale norma UNI EN 412:1994, sia della sua revisione.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida per l'individuazione degli indumenti di protezione contro i rischi meccanici nell'uso di MOTOSEGHE A CATENA PORTATILI
La presente linea guida si applica esclusivamente alla selezione di indumenti protettivi contro o rischi meccanici nell'uso delle motoseghe a mano. Il compito di proteggere dai rischi residui, che non siano derivanti da quelli meccanici relativi all'uso delle motoseghe, dovrà essere affidato ad ulteriori DPI.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
La presente linea guida si applica esclusivamente alla selezione di indumenti protettivi contro o rischi meccanici nell'uso delle motoseghe a mano. Il compito di proteggere dai rischi residui, che non siano derivanti da quelli meccanici relativi all'uso delle motoseghe, dovrà essere affidato ad ulteriori DPI.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida per l'individuazione e l'uso di Dispositivi di Protezione individuale contro le cadute dall'alto.
Sistemi di arresto caduta
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Sistemi di arresto caduta
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Guida pratica alla Direttiva PED sui sistemi in pressione
- Prima Parte (file PDF)
- Seconda Parte (file PDF)
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Linee Guida per l'esecuzione di lavori temporanei in quota con l'impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante FUNI
IL Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n.235: “Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori”, contiene disposizioni generali e specifiche relative ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso delle attrezzature di lavoro più frequentemente utilizzate per eseguire lavori temporanei in quota: ponteggi, scale portatili a pioli e sistemi di accesso e posizionamento mediante funi.
Questa linea guida per l'esecuzione di lavori temporanei in quota, ove per l'accesso, il posizionamento e l'uscita dal luogo di lavoro si faccia uso di funi, fornisce indicazioni relative ai contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi, ai criteri di esecuzione ed alle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento di questa particolare attività in cui l'operatore è esposto costantemente al rischio di caduta dall'alto.
Scopo principale è quello di facilitare il compito del datore di lavoro in un particolare settore di attività, caratterizzato dalla presenza prevalente di piccole imprese, in cui la sicurezza e la salute dei lavoratori, esposti costantemente a rischi particolarmente elevati, dipendono principalmente dall'uso corretto di tali attrezzature.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
IL Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n.235: “Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori”, contiene disposizioni generali e specifiche relative ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso delle attrezzature di lavoro più frequentemente utilizzate per eseguire lavori temporanei in quota: ponteggi, scale portatili a pioli e sistemi di accesso e posizionamento mediante funi.
Questa linea guida per l'esecuzione di lavori temporanei in quota, ove per l'accesso, il posizionamento e l'uscita dal luogo di lavoro si faccia uso di funi, fornisce indicazioni relative ai contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi, ai criteri di esecuzione ed alle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento di questa particolare attività in cui l'operatore è esposto costantemente al rischio di caduta dall'alto.
Scopo principale è quello di facilitare il compito del datore di lavoro in un particolare settore di attività, caratterizzato dalla presenza prevalente di piccole imprese, in cui la sicurezza e la salute dei lavoratori, esposti costantemente a rischi particolarmente elevati, dipendono principalmente dall'uso corretto di tali attrezzature.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Studio dei sistemi di montaggio di impianti ascensori e montacarichi in relazione ai rischi connessi all'installazione dell'impianto. Individuazione delle misure di prevenzione e protezione da attuare
L'installazione di un impianto ascensore, pur essendo una attività del settore elettromeccanico, sviluppandosi all'interno di un cantiere edile, rientra nel settore dell'edilizia, che l'osservatorio degli infortuni ha individuato fra le attività a maggior rischio per i lavoratori. Nel presente lavoro è presa in esame l'attività di installazione dei vari tipi di impianti di ascensori e montacarichi, sono analizzati i rischi derivanti e fornite delle linee guida che permettono di predisporre delle procedure operative che tengano conto della sicurezza degli operatori.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
L'installazione di un impianto ascensore, pur essendo una attività del settore elettromeccanico, sviluppandosi all'interno di un cantiere edile, rientra nel settore dell'edilizia, che l'osservatorio degli infortuni ha individuato fra le attività a maggior rischio per i lavoratori. Nel presente lavoro è presa in esame l'attività di installazione dei vari tipi di impianti di ascensori e montacarichi, sono analizzati i rischi derivanti e fornite delle linee guida che permettono di predisporre delle procedure operative che tengano conto della sicurezza degli operatori.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida sulla valutazione dei rischi nei cantieri temporanei e mobili nei quali è previsto l'utilizzo di ELICOTTERI
L'arrivo in un cantiere di un elicottero o nelle sue immediate vicinanze introduce dei rischi aggiuntivi ai lavoratori presenti, rischi che ovviamente devono essere presi in considerazione nella redazione del piano di sicurezza e di coordinamento. Scopo della presente guida è di elencare e trattare questi rischi aggiuntivi e, partendo dalla legislazione vigente in materia, fornire delle indicazioni sulla loro individuazione, eliminazione o riduzione.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
L'arrivo in un cantiere di un elicottero o nelle sue immediate vicinanze introduce dei rischi aggiuntivi ai lavoratori presenti, rischi che ovviamente devono essere presi in considerazione nella redazione del piano di sicurezza e di coordinamento. Scopo della presente guida è di elencare e trattare questi rischi aggiuntivi e, partendo dalla legislazione vigente in materia, fornire delle indicazioni sulla loro individuazione, eliminazione o riduzione.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida sui sistemi e tecnologie di sicurezza per la movimentazione, il CONTENIMENTO E TRATTAMENTO DEI BOVINI Negli allevamenti bovini i lavoratori sono esposti a una vasta gamma di rischi d'infortunio a causa della elevata dotazione di strutture, attrezzature, macchine e impianti di cui normalmente queste aziende dispongono.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Linee Guida sulle Attrezzature impiegate nelle OPERAZIONI DI DISINFESTAZIONE
Le tecnologie impiegate nella Disinfestazione sono molteplici anche perchè comprendono apparecchiature utilizzate nelle indispensabili fasi complementari di creazione e mantenimento di un ambiente in cui sia possibile un efficace ed efficiente controllo dei patogeni.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Le tecnologie impiegate nella Disinfestazione sono molteplici anche perchè comprendono apparecchiature utilizzate nelle indispensabili fasi complementari di creazione e mantenimento di un ambiente in cui sia possibile un efficace ed efficiente controllo dei patogeni.
(Competenza Dip. Tecnologie di Sicurezza)
Consulta (File Pdf)
Nessun commento:
Posta un commento